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Pareri di di lettura di KM




Dall'aprile del 1919 al dicembre del 1920, Katherine Mansfield collaborò con le sue recensioni all' 'Athenaeum', una rivista costituita in prevalenza da lunghi saggi, e diretta dal marito, John M. Murry.

Caratteristica di queste testi è, forse, la dose, sempre piuttosto abbondante, di ironia. Un tono tutto particolare, tipicamente mansfieldiano, determinato molto probabilmente dal fatto che l'autrice neozelandese leggeva con attenzione tutto, ma proprio tutto, ciò che le veniva assegnato perché ne scrivesse. Scrisse 112 pezzi, poi si fermò. Voleva riprendere in mano la sua vita.

La tubercolosi la stancava e il marito Murry aveva pensato bene di pubblicare, sulla stessa rivista, il racconto dell' amante, la principessa Elizabeth Bibesco, 'Un uomo straordinario'.

Dal tempo libero e dalla solitudine dei mesi seguenti verranno fuori alcuni dei racconti più belli di Katherine Mansfield, 'The Garden Party', 'The Doll's House', 'At the Bay'.

Sotto, brani dalle recensioni:


"Un racconto - 'Kew Gardens' di V. Woolf


... Questa è la storia. Nei Kew Gardens c'era un'aiuola di fiori rossi, gialli e blu. Per tutto il caldo pomeriggio di luglio uomini e donne 'passeggiavano intorno all'aiuola in un movimento curiosamente irregolare, non dissimile da quello delle farfalle bianche e blu che attraversavano il tappeto erboso volando a zig zag da un'aiuola all'altra', si fermavano un momento, erano 'catturati' nella sua rete radiosa, proseguivano e poi sparivano... '13 giugno 1919'


Un punto morto - 'Saint's Progress' di J. Galsworthy

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.. Dunque esiste una 'nuova scuola' narrativa dopo tutto! Ormai pensavamo che la frase 'appartenere alla nuova scuola' avesse completamente perso il suo significato letterale e non fosse altro che una sconsolata e acida battuta scambiata tra il critico e il suo pubblico, una specie di ' Dio solo sa a che cosa mira il giovanotto o la signorina, io certo non lo so, e sfido voi a capirlo... '31 ottobre 1919'


(in appendice) 'Ulysses'


... si deve avere un ricordo molto vivo dell' 'Odissea' e della letteratura inglese per venirne a capo. È un testo assai complicato. Certamente Joyce non voleva che lo si leggesse per la sua volgarità, anche se confesso di sentirci dentro vari 'echi di risate'. Penso (benché 'non approvi' quello che ha fatto) che Marion Bloom e Bloom a volte siano ritratti in modo eccelso. Marion è la femmina totale. Non si può negare. Ma uno deve ricordarsi che è anche Penelope, è anche il giorno e la notte, anche l'immagine della terra feconda, ricca di semi, che ruota in tondo. '1 maggio 1922' ".


K. Mansfield ('Novels and Novelists', 1930), 'La passione della scrittura', tr. di O. De Zardo, 1995(99)


sul sito di 24/7libri.com, i racconti Preludio e  Je ne parle pas français, con una introduzione, una cronologia di vita e opere dell'autrice e un breve elenco di libri utili.


nella foto sopra, Katherine Mansfield e il marito, John Middleton Murry, a Mentone nel 1920.



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