Dove c'entriamo noi?
- scarparoangela
- 14 gen
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"A Shatila, a Sabra, dei non-ebrei hanno massacrato dei noi-ebrei. Dove c'entriamo noi?" Menachem Begin alla Knesset.
Quando, il 16 settembre del 1982, le milizie libanesi, con la complicità dell'esercito israeliano, compiono il massacro di Sabra e Shatila, Jean Genet è in Libano.
Ha accompagnato a Beirut la sua amica Layla Shahid, eletta nel 1976 presidente dell'Unione degli studenti palestinesi in Francia. Ed è per questo che, tre giorni dopo, il 19 settembre, lo scrittore entra nel campo di Shatila.
La cronaca di quel che ha visto non si limita al resoconto giornalistico, si trasforma in una attenta, ferma, denuncia politica dei responsabili.
Nel gennaio del 1983, sulla 'Revue d'ètudes palestiniens', e, quasi contemporaneamente, anche in Italia, sulla rivista 'Alfabeta', grazie a Gianni Sassi, esce "Quatre heures à Shatila" ('Quattro ore a Shatila').
Jean Genet, lo scrittore che con la Palestina ha da sempre un legame profondo, fa partire la vicenda, dà inizio al racconto, non dal massacro cui ha appena assistito, ma da una sua esperienza di dieci anni prima, i sei mesi passati nei campi palestinesi, coi fedayn.
" 'Israele si era impegnata di fronte al rappresentante americano Habib a non mettere piede a Beirut ovest, e soprattutto a rispettare la popolazione civile dei campi palestinesi. Arafat conserva ancora la lettera in cui Reagan gli promette le stesse cose. Habib avrebbe promesso a Arafat la lberazione di novemila prigionieri detenuti in Israele. Giovedì hanno inizio i massacri di Shatila e Sabra. Il 'bagno di sangue' che Israele pretendeva di evitare portando l'ordine nei campi', mi dice uno scrittore libanese. ('Quatre heures à Shatila')
"Quattro ore a Shatila" (sta in "Conversazione con Hubert Fichte"), tr. Marco Leva, Mi, 1983
Scrittore, drammaturgo e poeta, Jean Genet è nato a Parigi, nel 1910, dove è morto nel 1986.
Nato a Perleberg, in Germania, nel 1935, lo scrittore Hubert Fichte è morto ad Amburgo nel 1986.
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