Divisa in tre parti - 'Il Circolo' (1960), 'Arianna' (1962) e 'Il Pipistrello' (1965) - la trilogia dell'autore greco Stratis Tsirkas 'Città alla deriva' si dipana in tre città diverse, Gerusalemme, Il Cairo, Alessandria d'Egitto, e, attraverso le vicende di Manos Simonidis, racconta la lotta antifascista e la ribellione contro i tedeschi degli esuli greci nel periodo dal 1942 al 1944 (l''Epilogo' si svolge in realtà nel 1954, anno in cui troviamo alcuni dei sopravvissuti a Salonicco).
Protagonisti assieme a Simonidis, un giovane comunista non particolarmente benvoluto all'interno del partito per la sua scarsa ortodossia alle linee generali, non solo personaggi di uomini e donne - Emma, moglie di un ex ministro del governo austriaco; Arianna, che al Cairo vive in un quartiere chiamato 'Labirinto', e che ospiterà il protagonista; e poi ancora il 'Piccolo uomo', attraverso cui l'autore raffigura tutti i mali della sinistra del periodo, che briga, complotta, cerca di accattivarsi la simpatia e la fiducia degli inglesi per far carriera; Fanis, il comunista onesto, e Anna Feldmann, proprietaria di una pensione a Gerusalemme - ma anche luoghi, bar, parchi, case, fronti di guerra, strade e piazze che diventano teatro di incontri, e spesso di scontri, il mare.
Stampato in francese negli anni settanta, 'Città alla deriva' non è mai stato pubblicato interamente in italiano.
'Il Circolo', il primo volume, tradotto da F.M. Pontani, è uscito nel 1984.
Annoverato fra i classici del modernismo, costruito attraverso la successione, l'incrocio, di diversi punti di vista, tenta l'instabile, incerta, convivenza fra letteratura, mito e quotidianità della guerra.
Il titolo dell'opera è tratto da un brano di una poesia di G. Seferis degli anni quaranta che l'autore ha messo in epigrafe: "Gerusalemme, città alla deriva/Gerusalemme, la città dei profughi".
" 'Quanti ne abbiamo, Hans?'
'Ma... è il sette, domenica. Il sette'.
Non s'era ancora messo il colletto duro. Non s'era fatto la barba.
'Quest'altr'anno, come oggi, faranno cento anni dalla nascita di Hölderlin' disse Emma.
'Mi pare che sbagli'
'Sbaglio? E' morto nel 1843, il 7 giugno, alle quattro del mattino. L'ho sognato di nuovo, che mi parlava. Ho dormito a meraviglia'.
Hans tirava fuori con cura le camicie dalla valigia e le posava su un ripiano dell'armadio. 'Io non tanto. E sì che, dopo tanto strapazzo, avrei dovuto fare tutto un sonno. Sentivo i treni. Vagoni-merci che sbattevano e il rumore che rintronava, lo sentivo venti, trenta volte; cessava, ma poi tornava; la macchina fischiava; qualcuno gridava non so che cosa; il macchinista apriva il vapore... All'alba, nel dormiveglia, ho avuto l'impressione d'essere crocifisso sulle rotaie, legato..'.
Il panico l'aveva ripreso".
Nato al Cairo nel 1911 da una famiglia greca, Stratis Tsirkas (il suo vero nome era Giànnis Chatziandrèas) è morto ad Atene nel 1980. Studioso e amico di Kavafis, appassionato di politica e di letteratura, ha scritto anche del colpo di stato in Grecia del 1967.
nella foto, Stratis Tsirkas
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